Da un’intervista a Alberto Sportoletti, Presidente di Retemanager e AD Sernet SpA
Le rivoluzioni industriali del passato hanno dimostrato che sparivano interi tipi di lavori che poi venivano sostituiti da altri senza provocare eccessiva disoccupazione, anzi creando occupazione nuova. I tempi del cambiamento erano abbastanza lunghi da permettere transizioni non brutali.
Oggi il cambiamento si verifica nel giro di mesi
Prima cosa: ci troviamo a lavorare in una dinamica di cambiamento incommensurabilmente più veloce che in passato, per cui il cambiamento avviene sotto i nostri occhi.
È necessario avere gli occhi bene spalancati: fondamentale la velocità di reazione e la consapevolezza dello scopo che si vuole raggiungere, perché cambiando continuamente il percorso è bene avere chiaro dove si vuole arrivare. Capire le risorse, le reti, le relazioni, le competenze che servono per rispondere al cambiamento.
Sono elementi che presuppongono un cambiamento di attenzione e di posizione nei confronti della realtà: la sfida di fondo è di natura educativa, cioè della persona. Educazione a questi skill che risultano sempre più urgenti ed importanti per lo scenario che stiamo vivendo.